Come sono fatti i costumi da bagno?
Ti sei mai chiesta come sono fatti i costumi da bagno e perché? Hai mai controllato l’etichetta di un bikini prima di acquistarlo? I costumi da bagno sono fatti tutti allo stesso modo?
Cercherò di rispondere a queste domande attraverso uno studio un po’ più tecnico che non riguarda le tette ma i materiali utilizzati per creare i nostri amatissimi costumi da bagno.
Le fibre tessili
In generale le fibre si dividono in due categorie: fibre naturali e fibre chimiche.
A loro volta le fibre naturali possono essere animali o vegetali, mentre quelle chimiche possono essere artificiali oppure sintetiche.
Le fibre naturali di origine animale possono essere : lana, cachemire, seta mentre quelle naturali di origine vegetale sono il lino, la canapa, il cotone etc…
Naturali o sintetiche?
L’utilizzo delle materie prime naturali è in netta discesa: se pensiamo che prima degli anni 50 si utilizzava il 19% di lana, ad oggi la richiesta della lana è inferiore al 2% ed è ancora in discesa.
Nel settore dell’intimo e dei costumi da bagno in particolare l’uso delle fibre naturali è quasi scomparso. Si usano ancora ogni tanto per alcuni tipi di reggiseni che non devono creare allergie o post-intervento però nei costumi da bagno sono quasi inesistenti.
Dico quasi perché esistono dei tessuti derivati dal riciclo e che quindi non sono stati prodotti artificialmente, ma sono comunque fibre non naturali.
Perché l’uso delle fibre naturali è quasi scomparso?
Perché nei costumi da bagno non si usano fibre naturali? Perché il tessuto naturale ha determinate caratteristiche che rendono l’utilizzo poco idoneo.
Vediamole insieme.
Innanzitutto le fibre naturali sono igroscopiche ciò significa che assorbono l’acqua. Capisci bene quindi che un costume che assorbe l’acqua, oltre che diventare pesantissimo,non si asciuga più, quindi rischieresti di rimanere tutto il giorno con il costume bagnato.
Un’altra caratteristica delle fibre naturali è che non sono tanto elastiche, soprattutto quando sono bagnate.
Inoltre le fibre naturali sono termoisolanti , cioè mantengono il calore corporeo. Se ci pensi bene, a chi verrebbe in mente di fare un costume da bagno di lana?
Fibre sintetiche e costumi da bagno
Il costume da bagno è costituito da una percentuale di quella che viene comunemente ed erroneamente chiamata Lycra.
Perché erroneamente? Perché Lycra non è la definizione di una fibra ma è un marchio registrato da un chimico francese di nome Dupont che ha utilizzato sia il nylon che l’elastam.
Nylon ed elastam quindi compongono il tessuto del costume da bagno.
Il nylon è la prima fibra sintetica che è stata realizzata nel 1935 e introdotta sul mercato dall’azienda di Dupont. L’elastam invece è stato introdotto nel 1962 sempre da Dupont ed è quella che viene chiamata commercialmente Lycra.
Perché l’elastam è ideale per i costumi da bagno?
In primo luogo l’elastam sopporta molto bene l’acqua salata del mare e l’acqua con il cloro delle piscine, è quindi l’ideale per la creazione di costumi da bagno.
Inoltre ha un’elevatissima capacità elastica. Che significa? Che non si deforma nonostante gli agenti atmosferici a cui è sottoposta.
Però ahimè ingiallisce al sole!
Ciononostante continua ad essere il materiale più adatto alla creazione di costumi da bagno perché è presente in una minima percentuale all’interno dei tessuti.
Il Nylon e l’ambiente
Una curiosità sul nylon è che è una fibra sintetica che ha vita infinita, quindi l’ambiente che ci circonda non riuscirà mai a smaltirlo.
Però può essere riciclato!
Quindi se vuoi fare una scelta più ecologica puoi scegliere quei costumi fatti con il nylon riciclato: così farai una scelta green e consapevole.
Spero di esserti stata utile e di averti chiarito qualche dubbio sui tessuti utilizzati per i costumi da bagno.
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