Due chiacchiere con Martina Sarti
Oggi facciamo due chiacchiere con l’ostetrica Martina Sarti, una professionista che si occupa di ciclicità femminile come problemi mestruali, difficoltà di concepimento e consapevolezza femminile.
Conosciamola meglio!
Raccontaci un po’ di te: chi sei, cosa fai nella vita?
Sono Martina, ho 29 anni e vivo a Cervia, in Romagna.
Sono Ostetrica da 5 anni e ho scelto di fare la libera professionista. Non lavoro in ospedale, no, la mia decisione è stata un po’ per caso, un po’ per gioco di tentare una via alternativa per stare vicino alle donne e alla nascita.
Con non poca fatica sono riuscita a ritagliarmi un piccolo spazio nel mondo del lavoro e dunque ecco qua!
Seguo le donne in moltissime attività e con numerosi servizi. Mi occupo di pre-concepimento, salute mestruale, gravidanza, nascita a domicilio, puerperio, allattamento, portare in fascia.
Adoro la natura ciclica e trasformativa delle donne, mi affascina perché è ogni giorno una scoperta nuova!
Quanto ha inciso il tuo lavoro nella scelta di diventare mamma?
Non saprei!
E’ un po’ un’arma a doppio taglio!
Da un lato osservare nelle donne alcuni processi del femminile e della maternità mi ha reso consapevole di quanta bellezza, quanto amore, quanta trasformazione positiva e quante risorse ognuna di noi nasconde in sé.
Dall’altro lato forse non è un incentivo: ho spesso visto attraverso il mio lavoro che la maternità sa essere dura, cruda, mette a nudo, scava, toglie maschere, fa uscire allo scoperto aspetti della vita non proprio facili.
Le luci e le ombre. Le debolezze e la forza. Le madri mi hanno mostrato che talvolta tutto è portato all’estremo.
Di sicuro, il fatto che studio tanto, osservo, sperimento, mi metto in gioco facilmente mi consente di avere alcuni strumenti e alcune risorse da ostetrica che ora, dove possibile, utilizzo a mio e nostro favore, come donna e mamma.
Ma non è tutto: ho lavorato molto anche sul piano personale negli ultimi anni per prepararmi a questo evento. E chissà, vediamo cosa accadrà! Io di fiducia ne ho proprio tanta.
Come mai hai scelto di voler partorire in casa?
E’ stata una scelta molto naturale e istintiva.
Sicuramente il fatto che io per lavoro assisto le nascite a domicilio rende per me questa possibilità più reale.
Si sente dire di tutto sul parto in casa e in genere chi parla è proprio chi non sa o chi non conosce esattamente come funziona.
Ancora si pensa che sia pericoloso, per tutte, sempre, quando in realtà ci sono studi che da anni dicono il contrario.
Noi, per quanto ci riguarda, abbiamo preso questa decisione come coppia ed entrambi sentiamo che casa nostra è per noi il posto più adatto e sicuro.
Desideriamo molto vivere l’evento del parto nel nostro “nido”, tra le nostre cose. Ci piace l’idea di accogliere il nostro bimbo negli ambienti in cui crescerà e di essere già lì nelle ore e nei giorni subito successivi.
In più, sapere di avere al nostro fianco le ostetriche che ci seguono in gravidanza, che già ci conoscono e con cui abbiamo avviato un percorso di scambio e relazione ci dà molta fiducia.
Io so di avere numerose competenze come donna e madre, ho a fianco un compagno molto sul pezzo e ho scelto delle ostetriche davvero super capaci. Cosa voglio di più?
Mi sento davvero bene, al sicuro, serena e super felice di avere questa opportunità.
Quali sono i servizi che offri online?
Al momento online faccio tante cose: consulenze, colloqui, corsi di gruppo o individuali.
Per la maggior parte sto organizzando corsi di accompagnamento alla nascita (i cosiddetti “preparto”), corsi sullo svezzamento o sul sonno dei neonati.
Mi occupo di consulenze su numerosi argomenti per cui le mamme e donne hanno bisogno di un confronto: mestruazioni, pre-concepimento, allattamento, puerperio.
Non tutto è fattibile online perché per alcune cose del mio lavoro il contatto umano, l’osservazione e le classiche due ore assieme sono importantissime. Ma devo dire che per altre un bel colloquio con calma e ascolto porta già numerosissimi risultati.
Che rapporto hai con il reggiseno? Pensi sia importante utilizzarne uno diverso per i vari periodi della vita?
Il mio rapporto con il reggiseno è stato quasi nullo per molti anni.
Poi ho conosciuto la tettologa e da lì a poco sono anche rimasta incinta.
La combo “informazioni” + “tette esplosive causa ormoni” mi hanno portata a scegliere qualcosa di adatto alle mie necessità e da lì devo ammettere che il mio rapporto con il reggiseno è decisamente migliorato! Non so se è amore, ma siamo sulla buona strada.
Penso dunque che sì, è importante utilizzare reggiseni diversi in basi ai periodi della vita. Assolutamente sì, direi!
L’ho provato sulla mia pelle. Il seno cambia in base alle stagioni di vita e cambiamenti di volume, sensibilità, necessità portano inevitabilmente a dover cambiare reggiseno. Che sia per la taglia, la tipologia, il modello ecc..
Credo che noi donne scendiamo troppo spesso a compromessi e invece stare bene, stare comode e sentirci valorizzate ce lo meritiamo proprio!
Quale costume da bagno consiglieresti ad una neomamma?
Un costume con cui si senta a suo agio. Bene, comoda. Con cui possa allattare facilmente.
Per le neomamme il corpo è spesso un argomento critico. Abbiamo così alte aspettative estetiche verso noi stesse che facciamo davvero fatica ad accogliere un aspetto diverso da quello che riteniamo giusto (o che ci impongono come giusto!).
Eppure a tutte quelle che si lamentano o si crucciano dopo poche settimane o mesi per l’aspetto fisico ricordo sempre che quel corpo ha contenuto, protetto, fatto crescere.
Quel corpo ha accolto, si è lasciato attraversare. Quel corpo probabilmente ancora sta nutrendo un bambino.
Sono forse cose poco importanti? Sono forse cose piccole o da niente?
So che la società ci mostra neomamme magre, sode, ordinate, perfette a pochi giorni dal parto. Ma la realtà è che la gravidanza e la nascita sono processi trasformativi tanto per il dentro, quanto per il fuori. La normalità, quella vera, è che serve del tempo per tornare ad essere simili a prima.
Quanto ti è piaciuto scrivere la guida MAMMA CHE TETTE con Alice 😊?
Molto! Alice è competente, ha belle idee, veicola messaggi positivi. Ha diretto tutto il lavoro della guida Mamma che tette con precisione e cura, ma sempre facendomi sentire al suo pari.
Ha lasciato spazio alle mie idee e alla mia modalità di espressione, rimanendo aperta al confronto.
E’ stato molto piacevole.
Che progetti hai per il futuro?
Per il futuro prossimo direi..fare la mamma.
Penso che tra i miei maggiori progetti (o speranze?) ci sia proprio lasciarmi sorprendere dalla vita che verrà.
Stare a guardare cosa accadrà, cosa diventerò, come diventerò.
Cosa vorrò fare.
Come cambierò come persona ed eventualmente come ostetrica.
Forse non abbandonerò al 100% il lavoro perché rimane un mio grande interesse. Probabilmente punterò ancora di più sulla parte online, potendola gestire da casa e in orari a me comodi.
Tuttavia credo che a partire da fine estate fino circa alla primavera 2021 taglierò parecchio.
Voglio dedicarmi in modo prevalente a me e a noi, che di figli in una vita se ne fanno pochi e il tempo va veloce.
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